Perché ottimizzare i flussi di cassa migliora il rapporto con le banche?
Una gestione poco accurata dei flussi di cassa – cash flow – può portare a una delle situazioni meno desiderate per qualsiasi impresa: la mancanza di liquidità.
Il tema della liquidità è cruciale. per migliorare il rapporto con le banche per chi gestisce un’azienda, poiché include sia la capacità di mantenere il controllo sui propri incassi sia quella di ottenere credito dalle banche.
Iniziamo quindi dalle basi.
Perché il cash flow è così importante?
Parliamo di uno degli strumenti principali dell’azienda, che consente di comprendere le situazionifinanziarie e che guida le decisioni strategiche in ambito di gestione della liquidità.
Il flusso di cassa comprende, ovviamente, i continui movimenti di denaro in entrata e in uscita che interessano la cassa di un’azienda, definiti in un determinato periodo. Questo è un parametro che permette, in sostanza, di analizzare l’andamento del business legato alla liquidità.
Il punto è che, quando si parla di indici di liquidità, essi offrono un panoramastatico della situazione finanziaria, mentre il flusso di cassa è dinamico perché permette di indagare le variazioni che avvengono in un determinato periodo di tempo.
Il cash flow ci dice infatti quanto denaro c’è in cassa e se i movimenti sono in grado di coprire il fabbisogno di capitale che sta circolando.
1° strategia per migliorare il rapporto con le banche: la documentazione completa
Il cash flow mostra lo stato di salute dell’azienda, perché permette di determinare la liquidità e, di conseguenza, la sostenibilità sia nel ripagare i propri debiti, che nell’approcciarsi a nuovi investimenti.
Infatti, quando c’è la possibilità di monitorare i flussi di cassa in modo continuo, si rilevano per tempo eventuali criticità e sofferenze, così da poter interveniretempestivamente.
Questo è un fattore che permette di presentarsi alle banche in modo sicuro, e non solo: anche agli investitori e ad altri attori che gravitano attorno all’azienda.
Perché un cash flow attivo e positivo, soprattutto in un certo periodo di tempo, permette effettivamente di mostrarsi con una situazione solida e quindi di migliorare il rapporto con le banche o, in generale, con chi eroga credito.
Ecco perché la primastrategia da provare per migliorare il rapporto con le banche è quella di presentarsi con una documentazione completa.
E questo non vale solo per i documenti obbligatori, ma anche per quelli che non possono più mancare, come ad esempio il business plan oppure l’area di contabilità finanziaria.
Va da sé che serve uno strumento che permetta di generare i dati da presentare in questi documenti, possibilmente in modo automatico e in tempo reale.
2° strategia per migliorare il rapporto con le banche: lo storico creditizio pulito
Quando si ha un andamento bancario negativo, la situazione può essere complessa da risolvere.
Che si tratti di un ritardo nei pagamenti delle rate, di crediti di sofferenza oppure di utilizzi a tappo dei fidi, questo può pregiudicare la possibilità di avviare nuove pratiche di accesso al credito.
Come risolverla?
Dimostrando la solidità dell’azienda attraverso un’analisi che arriva dal cash flow.
Oggi, nel rapporto banca-impresa, sono finiti i tempi in cui bastava una stretta di mano con il direttore di banca per poter avere un buon rapporto con l’istituto di credito.
Certo, il rapporto di fiducia si consolida con un dialogo costante e uno scambio di informazioni che dimostrano l’andamento economico, patrimoniale e finanziario dell’impresa.
E che dimostrano il suo storicocreditizio.
Come si ottengono queste informazioni?
Ovviamente anche dai flussi di cassa, e questo permette la concessione e il mantenimento della linea di credito.
Consideriamo, infatti, che il quadro regolamentare per le banche si è arricchito dagli interventi di Basilea II, IFRS 9 e le linee guida EBA che hanno inciso in modo importante nella valutazione del merito creditizio e soprattutto nel modo in cui le banche vanno a monitorare l’andamento aziendale di chi affidano denaro.
In sostanza, chi chiede un credito deve dimostrare di poterlo coprire, e le linee guida sottolineano l’importanza delle stime di redditi e di flussi di cassa futuri che devono essere reali e sostenibili, derivanti dalla gestione ordinaria dell’impresa cliente.
Ecco qui il fondamentale ruolo della gestione dei flussi di cassa, in modo da rispondere a queste linee guida che permettono la concessione del credito.
Cosa può fare l’imprenditore nel pratico?
Utilizzare uno strumento per la gestione della tesoreria aziendale che sia tecnologico, quindi digitale, semplice da usare, condivisibile e che permetta di offrire tutti i dati che servono, quando servono, all’azienda in un determinato periodo di tempo.
Ad esempio, l’imprenditore che ha la necessità di capire come sta andando la propria azienda deve poter conoscere il budget di tesoreria, che deve essere redatto sempre in ottica di continuità aziendale, che prevede una prospettiva di almeno 12 mesi.
Il budget permette di fornire alla banca le iniziali informazioni per verificare la sostenibilità del debito, e questo incide sulla valutazione del merito creditizio.
Inoltre, ha la possibilità di estrarre dati in merito allo storico creditizio.
Il software GOLD per la gestione della tesoreria permette quindi di capire come si muovono le entrate e le uscite in azienda, di ottenere il budget e altri importantissimi dati, che possono essere presentati quando è il momento di accedere al credito.
3° strategia per migliorare il rapporto con le banche: il monitoraggio delle condizioni
Finora abbiamo visto come l’ottimizzazione dei flussi di cassa può migliorare il rapporto con le banche, concentrandoci su liquidità e accesso al credito.
Ma il rapporto banca-impresa deve essere conveniente in modo reciproco.
Sappiamo che gli istituti di credito oggi sono diventati sempre più digitali e tecnologici, però l’errore può essere sempre dietro l’angolo.
Come avere la certezza che le condizioni vengano rispettate?
Anche in questo caso, la risposta è con un sistema che permetta di monitorare in modo rapido, tempestivo e semplice tutte le operazioni legate all’affidamento bancario, e non solo.
Questo può essere fatto con un software per la gestione della tesoreria come GOLD, che permette di trarre queste informazioni in pochi click.
La supervisione dei movimenti bancari e dell’incidenza in termini di costi è un aspetto che deve essere monitorato da chi gestisce un’azienda, perché permette di comprendere sia come si muovono i flussi bancari, ma anche quanto incidono in termini di costi.
Questo permette di poter eventualmente chiedere condizioni migliori oppure optare per un cambio di istituto.
Le domande in tavola, quindi, sono: quanto sono convenienti le mie condizioni bancarie attuali? E ci sono dei costi che incidono in modo troppo pesante sulla gestione globale finanziaria?
Tutte queste risposte arrivano ancora una volta dai dati che sono frutto della gestione dell’ottimizzazione del cash flow.
Ecco perché, per ottimizzare i flussi di cassa aziendali e migliorare il rapporto con le banche, è necessario dotarsi di un software per la gestione della tesoreria che permetta di effettuare sia le operazioni, ma anche e soprattutto il monitoraggio e la verifica in tempi reali, così da poter disporre dei dati necessari ogni volta che se ne ha bisogno.
45 minuti per capire come ottimizzare i flussi di cassa e migliorare il rapporto con le banche
Il modo migliore per scoprire i software di gestione della tesoreria è partecipare a una demo b.
In circa 45 minuti, è possibile vedere il software GOLD per la tesoreria in azione e capire molti aspetti legati al suo utilizzo, le funzioni dedicate alle imprese e anche come il suo funzionamento permette di migliorare il rapporto con le banche.