Il rapporto banca-impresa è cambiato in modo molto intenso negli ultimi anni.

Sappiamo oggi quanto sia utile comprendere il punto di vista della banca nel momento in cui l’impresa va a chiedere credito, perché da parte della banca va valutato il cosiddetto rischio di insolvenza, ovvero vengono analizzate la solidità economica e patrimoniale, la capacità di generare reddito e flussi di cassa, lo storico dei pagamenti (come ad esempio attraverso le centrali rischi), la qualità e la completezza dei documenti e la presenza di strutture organizzative e contabili adeguate.

Qual è, in questo contesto, lo strumento che permette di presentarsi bene al mondo del credito? La risposta è: il bilancio, che viene spesso visto come un mero adempimento, ma che può invece diventare un documento estremamente strategico. Le banche lo impiegano per comprendere:

  • la redditività, ovvero l’utile netto, i margini operativi
  • la solidità patrimoniale, quindi il rapporto tra capitale e debiti
  • la liquidità, cioè la capacità di far fronte ai debiti a breve termine
  • l’esposizione finanziaria, quindi l’indebitamento rispetto ai mezzi propri

Va da sé che un bilancio trasparente e ben strutturato trasmette fiducia e consapevolezza gestionale a chi deve erogare il credito.

donna con fogli in mano in ufficio

E se gli assetti organizzativi diventassero un’opportunità nel rapporto banca-impresa?

Secondo il Codice della Crisi d’Impresa, le aziende oggi devono dotarsi di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili per rilevare tempestivamente segnali di crisi.

Inoltre, tali assetti devono monitorare costantemente la situazione economico-finanziaria, assicurare la gestione corretta dei flussi di cassa e adottare strumenti di controllo.

Come si inserisce tutto questo nel rapporto banca-impresa? Una gestione ben strutturata è percepita come un valore sia dai finanziatori che dal mondo del credito in generale.

rapporto banca-impresa: uomo e donna discutono allo sportello della banca

Il ruolo dell’imprenditore nel rapporto banca-impresa

Le parole d’ordine nel rapporto banca-impresa oggi sono: comunicare e pianificare. La relazione personale con la banca è cruciale. Serve quindi avere:

  • un piano concreto, quindi credibile
  • numeri precisi e obiettivi realistici
  • motivazioni chiare sull’impiego del finanziamento e sulla restituzione

In questo contesto, la consulenza finanziaria emerge, perché aiuta a preparare una presentazione professionale e convincente da mostrare agli istituti di credito.

stretta di mano sopra scrivania con grafici

Il rapporto banca-impresa è, soprattutto, una questione di dialogo

Il rapporto banca-impresa è stato studiato e continua a essere oggetto di studio da parte di enti e università.

Ad esempio, SDA Bocconi ha evidenziato in una ricerca che il contatto ripetuto e diretto tra banca e piccole e medie imprese può favorire una significativa riduzione del tasso di interesse.

Lo studio è estremamente interessante: mostra che, se è vero che il contatto uno a uno è prezioso, la relazione permette alla banca di ridurre le cosiddette asimmetrie informative attraverso la raccolta diretta di informazioni.

Nel valutare l’efficacia del rapporto, si considerano anche altri fattori, come ad esempio: il luogo di incontro tra banca e imprenditore o delegati (che si tratti di sportello o sede aziendale), la distanza tra banca e impresa e la durata della relazione. Il valore della relazione diretta presso l’azienda rende possibile l’applicazione di tassi su prestiti più equi.

Il fattore che emerge come decisivo, secondo lo studio, per comprendere il comportamento delle banche e il pricing applicato, sono i contatti con l’impresa: renderli più frequenti, più ricchi di informazioni e più densi di scambi può aiutare ad accedere al mercato dei prestiti e ottenere condizioni più favorevoli. Questo consente anche di avere relazioni di prestito più sane con più istituti bancari.

Un altro punto di vista interessante arriva dall’Outlook ABI-Cerved sui crediti deteriorati, secondo cui quando le imprese presentano bilanci solidi migliorano le condizioni di accesso al credito.

Per riassumere, possiamo definire il credito bancario una conquista? Si può dire che, per ottenerlo in modo equo e con tassi di interesse favorevoli, è necessario:

  • dimostrare solidità economica e finanziaria concreta
  • adottare assetti amministrativi professionali
  • mantenere una relazione aperta, trasparente e frequente con la banca

Investire nella propria organizzazione e nella produzione di documenti che dimostrino la solidità finanziaria oggi significa costruire le basi per poter crescere domani.

In questo contesto, la consulenza personalizzata per il rapporto banca-impresa aiuta le imprese a prepararsi al meglio, dalla riclassificazione del bilancio all’organizzazione contabile, fino alla presentazione del progetto finanziario.

Questo è esattamente ciò che facciamo con Counsel, nei nostri servizi di consulenza finanziaria alle imprese e se vuoi avere più informazioni, clicca qui e contattaci.