Un’interessante analisi pubblicata dall’Economic Times “McKinseys of the World Don’t Panic” ha rilevato che i grandi player della consulenza non hanno motivo di temere: il valore aggiunto umano avrà sempre un ruolo centrale.

Il futuro della consulenza non sarà perciò una competizione tra macchine e persone, ma una simbiosi, come del resto si sta prevedendo anche per tutti gli altri tipi di lavoro.

Certo, l’intelligenza artificiale porta velocità, capacità di analizzare enormi volumi di dati e di generare anche scenari complessi

Ma un consulente è in grado di identificare le opportunità e le tecnologie IA più adatte agli obiettivi aziendali, creando piani di sviluppo personalizzati e guidando il cambiamento digitale

E, ancora, può monitorare le prestazioni dei sistemi IA e apportare aggiustamenti per massimizzarne l’efficienza e l’efficacia, senza trascurare gli aspetti etici.

L’integrazione di tali abilità ha preso il nome di Hybrid intelligence, un approccio nel quale la tecnologia va ad amplificare, mai sostituire, le competenze dei professionisti.

mano sorregge cervello fatto di chip

Un approccio di consulenza aziendale sempre centrato sul cliente

Ai consulenti aziendali l’intelligenza artificiale può offrire un risparmio di tempo sulle attività ripetitive o di pura raccolta dati, fornendo più spazio da dedicare alle strategie e al rapporto con i clienti.

Il vantaggio competitivo non va comunque cercato nell’avere l’algoritmo migliore, ma nel saper integrare le informazioni fornite dall’intelligenza artificiale con la capacità umana di interpretarle e trasformarle in decisioni concrete.

Secondo lo studio qui preso in esame, i consulenti aziendali restano indispensabili perché i clienti cercano sicuramente risposte, ma soprattutto chiarezza e guida.

Preferiscono avere al loro fianco professionisti che sappiano orientarli in tutte le fasi, soprattutto in quelle di incertezza, che capiscano le sfumature culturali e organizzative e che sappiano ascoltare le loro necessità.

Questi sono tutti aspetti che l’intelligenza artificiale non può replicare.

consulenti aziendali in azienda

L’Hybrid Intelligence nella consulenza aziendale

L’intelligenza ibrida (HI, dall’inglese Hybrid Intelligence) è la combinazione sinergica di intelligenza umana e artificiale per raggiungere obiettivi superiori a quelli ottenibili separatamente, rafforzando le capacità umane piuttosto che sostituirle. 

L’HI, Hybrid intelligence, non va quindi a ridurre il ruolo del consulente, ma lo potenzia.

Permette di fornire dati più rapidi, più precisi e mirati, senza sacrificare la componente umana che farà sempre la differenza.

In conclusione, il futuro della consulenza aziendale si può definire ibrido. Non ci saranno solo scelte binarie tra umano e artificiale, ma collaborazione intelligente. 

In un’era in cui l’IA è uno strumento potente, il ruolo del consulente diventa cruciale per mantenere la prospettiva umana, strategica e relazionale. 

Integrare al meglio le potenzialità dell’AI con l’esperienza, la sensibilità e l’etica professionale permette di offrire ai clienti un valore completo, dove la consulenza unisce l’analitica all’aspetto umano, la parte predittiva a quella relazionale, quella digitale a quella più autentica.

Per scoprire tutti i nostri servizi di consulenza professionale alle imprese clicca qui.